Valleogra MTB Race: ancora Medvedev e la campionessa Sundstedt
Una quarta edizione da incorniciare, quella della Valleogra Mtb Race che si è svolta a Schio in provincia di Vicenza dove è sorta la maggior azienda laniera del mondo, Lanerossi. Si ricorderanno in tanti della giornata, tutti i mille e cinquecento biker che hanno trovato una calda giornata di sole ed un percorso in ottime condizioni con la lunga e panoramica salita che conduceva al Monte Novegno, teatro, nella prima guerra mondiale, di un’eroica difesa contro gli austriaci.
Due i percorsi la cui scelta doveva essere fatta all’atto dell’iscrizione: Marathon di circa 60 km con 2.160 metri di dislivello (accorciato per neve persistente su alcuni punti) e Classic di 41 km con 1.215 metri di dislivello. Partenza dalla centralissima Piazza 4 Novembre di fronte al Duomo, gremita di pubblico che, dopo quattro edizioni, attende sempre con molto entusiasmo l’evento delle ruote grasse. La gara Marathon, con oltre 600 iscritti, è partita alle ore 9.00 con i migliori atleti Elite al via.
Partenza a missile con Medvedev a far l’andatura, oramai è da copione quando c’è l’atleta russo: scatti da paura nella prima parte per poi mollare verso il finale. A circa 10 km di gara, in prossimità del Passo Santa Caterina, Medvedev era già scattato ma poi è stato ripreso da Casagrande e Pallhuber. In località Contrà, a circa 20 km di gara, dove c’è il bivio per il Classic è ancora Medvedev a far l’andatura. Sulla salita del Monte Novegno Medvedev allunga e transita per primo al Gpm.
La gara femminile ha come protagonista, fin dalle prime battute, la finlandese Pia Sundstedt seguita dalla coriacea olandese Sandra Klomp. Sulla lunga discesa del Monte Novegno, Medvedev è ancora insieme a Pallhuber e Casagrande. A circa 35 km di gara, ancora attacco di Medvedev che stacca di circa un minuto Pallhuber. Nel frattempo, Deho, in forte recupero aggancia Pallhuber.
Nella gara femminile, transita al Gpm Pia Sundstedt, che incrementa il suo vantaggio sulla Klomp. A circa 5 km dall’arrivo, Deho supera Pallhuber e tenta l’aggancio a Medvedev ma, purtroppo, uno scivolone gli fa perdere tempo prezioso e si deve accontentare della seconda piazza d’onore per una ruota. Terzo giunge Pallhuber.
Pia Sundstedt arriva a braccia alzate con ben quattro minuti di vantaggio su Michela Benzoni in volata con la compagna di squadra Sandra Klomp. La gara Marathon si conclude in circa due ore per i primi, gara tiratissima dunque, anche perché le salite non mancavano nonostante il taglio di qualche chilometro. Nella gara Classic, partita circa un’ora dopo la Marathon, si sono sfidati circa 800 atleti. Il primo a transitare, in poco meno di due ore, è stato l’atleta di casa Luca Zanandrea, tra le donne il gradito ritorno di un’ottima granfondista del passato, Monica Squarcina che chiude in 2.20.57.
All’arrivo, un abbondante pasta-party per tutti sotto la tensostruttura allestita in Piazza Statuto dove si sono poi svolte le spettacolari premiazioni. Organizzazione promossa, dunque, quella del Team Ecor Mtb Schio, che dopo solo quattro edizioni ha registrato una crescita importante sia in termini d’immagine che numerica. Ricordiamo che la Valleogra Mtb Race era valida come prova della Coppa Veneto ZeroWind e dei Nobili Marathon.
Il Trofeo “Il Giornale di Vicenza” è stato consegnato al primo atleta vicentino giunto al traguardo sul percorso Marathon, Daniele Valente, del Gs Cicli Tosetto.
Ecco cosa ci raccontano i protagonisti della giornata
Alexey Medvedev, primo assoluto sul Marathon, alla quinta vittoria stagionale, la scorsa settimana ha vinto la Granfondo Paola Pezzo: “Non conoscevo il percorso, è il primo anno che vi partecipo. La lunga salita del Monte Novegno, era pedalabile ma molto impegnativa. Ottimo il percorso, asciutto, adatto alle mie caratteristiche. Ho fatto diversi tentativi di fuga, poi, purtroppo perdevo in discesa, avevo le ruote troppo gonfie e non mi sentivo a mio agio. Deho, infatti, ha recuperato bene in discesa dove io perdevo terreno”.
Marzio Deho, secondo assoluto Marathon, oramai un veterano delle lunghe distanze con le sue 41 primavere ma, sempre pronto a dare la zampata finale quando meno te l’aspetti: “Oggi ho faticato tantissimo, queste partenze a razzo non riesco a contenerle, sono un po’ diesel rispetto ai ventenni. A metà gara, infatti, ho iniziato ad andar bene e a recuperare tanto che a circa 6 km dall’arrivo stavo agganciando Medvedev e, se non era per la banale caduta, oggi mi giocavo la vittoria”.
Joahann Pallhuber, terzo assoluto, al secondo podio stagionale: “Io e Marzio stavamo agganciando Medvedev a pochi chilometri dall’arrivo poi Marzio è scivolato e io mi son fermato con lui, sfumando, in questo modo, ogni velleità di vittoria. Ad ogni modo va bene così, ora mi concentro sul Marathon Tour”.
Pia Sundstedt, vive in Germania, ex campionessa di ciclismo su strada e vincitrice della Coppa del Mondo Marathon 2006, di ritorno dalla gara del Bike Festival, a Schio ritrova e riabbraccia una sua ex compagna di squadra, Greta Zocca, ora con la divisa da vigilessa: “Erano sette anni che non vedevo Greta, sono molto felice di averla riabbracciata. Oggi ero molto stanca perché ho fatto una gara giusto ieri a Riva del Garda. Il percorso di oggi era molto bello, mi è piaciuto molto. Sono solo due mesi che esco in bici, ho fatto sci di fondo per cinque mesi. Quest’anno punto al mondiale ed Europeo Marathon”.
Sandra Klomp, seconda fino a pochi metri dall’arrivo, quando la più giovane compagna di squadra, Michela Benzoni, la supera sulla linea del traguardo con un colpo di reni: “Io sono felice ugualmente, secondo o terzo posto non cambia la sostanza delle cose che è quella, in primis, di divertirsi. Il percorso mi è piaciuto molto, all’inizio ho pedalato con Pia poi, purtroppo, ho seguito un’auto sbagliando traiettoria e l’ho persa. Ho continuato col mio passo finché Michela non mi ha raggiunta proprio sul finale”.
fonte: Sport Media